Processo di lavorazione

CONSERVAZIONE

La pelle appena rimossa dall’animale viene protetta dai batteri che provocano putrefazione. Si cosparge abbondantemente la pelle su entrambi i lati con sale comune, il cui scopo è di preservarla dalla decomposizione. I processi di conservazione producono nella pelle uno stato di disidratazione.

RINVERDIMENTO

All’arrivo in conceria le pelli vengono immerse in acqua per rimuovere il sale utilizzato nella conservazione, eventuali residui di sangue e sterco e microorganismi. La pelle così idratata e pulita passa al processo di depilazione chiamato calcinaio.

CALCINAIO

E’ la fase in cui i peli e l’epidermide sono rimossi chimicamente trattando il pellame in una soluzione di calcinato (idrossido di calcio) e solfuro di sodio.

SCARNATURA

Serve a pulire il lato carne della pelle dal grasso e dal carniccio rimasto dopo la scuoiatura.

SPACCATURA

Operazione meccanica che serve a dividere in sezione il fiore, parte superiore della pelle, dalla parte inferiore ovvero la crosta.

CONCIA MINERALE

La concia serve per formare una pelle stabile, solitamente è effettuata con l’ausilio di solfato di cromo basico trivalente, un sale minerale che penetra nella pelle, per la durata di 24 ore circa. Al termine la pelle appare di colore blu-verdastro (tipo di concia più usata).

PRESSATURA

Operazione che serve a togliere l’acqua in eccesso e a distendere la pelle.

RASATURA

Con questa lavorazione si attribuisce alla pelle uno spessore uniforme a tutta la superficie.

RICONCIA E TINTURA

L’operazione di tintura viene realizzata in un bottale con acqua con l’aggiunta di coloranti, agenti chimici antimuffa e un agente di riconcia, sostanze grasse per conferire al prodotto finito una consistenza morbida e il colore richiesto.

ASCIUGATURA

La pelle viene asciugata all’interno del sottovuoto, che è costituito da piastre di acciaio che aspirano l’acqua tramite la depressione a vuoto, oppure asciugata all’aria: la pelle appesa ad una catena aerea viene asciugata a temperatura ambiente.

PALISSONATURA

Tramite un macchinario che effettua una battitura meccanica la pelle viene ammorbidita.

FOLLONAGGIO

La pelle viene ammorbidita tramite lo scuotimento meccanico all’interno di bottali.

SMERIGLIATURA

La superficie della pelle viene leggermente abrasa tramite l’utilizzo di carte smeriglio per eliminare le imperfezioni.

RIFINIZIONE

Alla pelle vengono conferite caratteristiche di colore desiderato.

STIRATURA

Questa operazione serve per dare alla pelle un tono di lucido.

RIFILATURA

Questa fase serve a conferire al prodotto finito dei contorni regolari.

CONTROLLO E SCELTA

Le pelli vengono controllate sulla base della qualità e delle caratteristiche della superficie.

MISURAZIONE

La pelle viene misurata con apparecchiature elettroniche. Poiché la pelle è un materiale elastico, essa è soggetta ad un calo naturale e quindi ci potrebbero essere delle tolleranze di misurazione dal 2 al 3%, come da norme internazionali.

TEST DI LABORATORIO

Vengono effettuati test sulla base delle normative internazionali. Le analisi più comuni sono:

Resistenza allo sfregamento tipo Veslic, a secco e a umido (norma rif. UNI EN ISO 11640)

Resistenza alla flessione (norma rif. ISO 5402)

Resistenza allo strappo (norma rif. EN ISO 3377-1)

Resistenza allo scoppio (norma rif. UNI ISO 3379)

Adesione della rifinizione (norma rif. UNI EN ISO 11644)

Solidità alla luce Xenotest (norma rif. UNI EN ISO 105 B02)

Determinazione del PH (norma rif. UNI EN ISO 4045)

Solidità al sudore alcalino (norma rif. ISO 11641 Ph 8)

Invecchiamento da calore (norma rif. DIN 54004)

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